Naomi Spaziani è cuoca presso il Ristorante Hotel dal Patricano nel Lazio
Ecco cosa ci ha raccontato!
Quando è nato il tuo amore per la cucina?
L’amore per la cucina è nato quando sono nata anch’io, è qualcosa che mi accompagna da sempre. Mi ha fatto sognare, sperimentare e immaginare piatti da fare in ogni fase della crescita. I primi contatti con questo ambiente li ho presi con la mia nonnina, ricordo quando faceva la pasta all’uovo io mi mettevo con lo sgabello alla sua destra e la osservavo aspettando il mio turno, le mani in pasta con quel profumo che a pensarci vengono i brividi. Mi affascinava guardare la sua abilità soprattutto quando tagliava tutta precisa e sicura di sé; poi preparava la salsa per la pasta io la preparavo con lei, utilizzando però acqua e spezie essendo troppo piccina, mi faceva sentire il profumo del ragù quello vero e intoccabile.Un altra persona che mi ha trasmesso questo amore è la mia zia Anna. Quando andavo da lei, che cucina benissimo, ci mettevamo a mondare le verdure, a preparare delle patate al forno eccezionali, e un pollo arrosto che ancora mi viene l’ acquolina in bocca.Tutti quei profumi, tutti quei sapori genuini mi hanno cresciuta ed oggi inseguo e vivo questo amore in prima persona, una passione che alcune notti non mi lascia dormire perché vengono alla mente delle ricette, dei sapori e devo assolutamente scrivere e disegnare ciò che sento in quel momento. Un amore forte, cresciuto con me.
Cosa vuoi esprimere attraverso i tuoi piatti?
Per me un piatto dev’essere il mio stesso riflesso. È un insieme di quello che sono diventata, delle esperienze passate, di tutti i sentori e sapori che ho acquisito con gli anni. Quando creo esprimo tutto il mio sapere e la mia conoscenza sulla cucina. Ci metto tutta la mia passione, il mio amore e la mia maturità, in base al piatto mi piace ricordare anche quei vecchi sapori semplici ma completi.
Lavorativamente, dove ti vedi fra 10 anni?
Adesso sto benissimo dove lavoro, magari tra dieci anni mi piacerebbe avere un mio ristorante dove poter essere me stessa al 100%, e sicuramente con un bagaglio d’esperienza più grande, perché in questo lavoro la formazione è continua e aiuta a creare basi più solide per il futuro.